domenica 21 dicembre 2008

Babbo Natale non esiste

Tutti gli insegnanti del mondo dovranno stare attenti a quello che dicono in classe ai loro alunni. Si rischia infatti il licenziamento, anche per cose banali. O apparentemente tali. In Gran Bretagna, infatti, un’insegnante di una scuola primaria e’ stato allontanato dall’Istituto per aver detto ai suoi allievi che in realta’ Babbo Natale non esiste.Succede ad Oldham, in Inghilterra. Qui una supplente di una scuola primaria si e’ vista togliere la possibilita’ di un rinnovo del suo contratto, per aver detto ai suoi allievi, tutti bambini di sette anni, che Santa Claus, il simpatico vecchietto con la barba bianca, i vestiti rossi e qualche chilo di troppo, in realta’ non esiste. La donna doveva sostituire un collega malato alla Blackshaw Lane Primary School. E mentre si parlava del Natale, lei ha avuto la brillante idea di dire ai piccoli che i regali che ogni anno trovavano sotto il loro Albero di Natale non li portava affatto Santa Claus. I ragazzini sono tornati a casa sconvolti ed hanno raccontanto tutti ai genitori, che si sono infuriati con la scuola. E la direzione ha deciso di non chiamarla mai piu’. Ed ha mandato una lettera di scuse ai genitori, affermando loro che tutto e’ normale ora che un’altra insegnante ha detto loro che quella era una bugia. E che Babbo Natale esiste per davvero!

http://www.haisentito.it/articolo/natale-2008-santa-claus-non-esiste-licenziata/13

Mai togliere ai bambini le loro illusioni prima del tempo..sono quelle che li rendono così spensierati..voi cosa ne pensate? E' giusto raccontare ai bambini un sacco di favole o bisognerebbe buttarli subito nella vita reale per evitare delusioni?

venerdì 12 dicembre 2008

Voglio salvare il mondo!

Cosa possiamo fare noi comuni mortali per salvare il mondo? Se pensate che la risposta a questa domanda sia “niente“, vi sbagliate di grosso. Su internet e’ nato un progetto che trasforma dei piccoli gesti quotidiani in vere e proprie azioni per cambiare il mondo. In meglio. Ecco a voi il progetto Cesviamo.L’idea e’ del Cesvi, un’organizzazione umanitaria che si occupa di lottare contro la poverta’. Cesviamo e’ il suo social network, con il quale ogni singolo utente puo’ dare una mano a chi nel mondo ha davvero bisogno di aiuto. E per farlo basta fare una scommessa: piu’ questa scommessa e’ strana, piu’ avra’ possibilita’ di successo. Una volta comunicato il suo progetto potra’ invitare tutti gli amici, tutti i familiari e tutti i colleghi a partecipare, contribuendo con una donazione, per raggiungere il budget. Se si raccoglie la cifra prevista, lo scommettitore dovra’ mettere in piedi il suo progetto. Questi i progetti del Cesvi al quale potremo contribuire:
"Fermiamo l’Aids sul nascere”;“Case del Sorriso”; “L’acqua è vita”; “Angeli contro la malaria”; “Angeli contro la malaria” ;“Angeli contro la malaria”.

http://www.haisentito.it/articolo/cesviamo-piccoli-propositi-per-salvare-il-mondo/12981/

Bè un prgetto curioso, ma che forse può portare qualche risultato: raccogliere fondi tramite internet con un social network è un'idea che promette buoni risultati. In questo modo infatti è semplice diffondere l'informazione, è facile contattare amici, parenti, e il cerchio dei partecipanti si allarga immediatamente. E poi forse le scommesse attirano di più attenzione rispetto alle solite raccolte di fondi per i più poveri.

venerdì 5 dicembre 2008

I fondi alle scuole private

Verranno ripristinati i fondi per le scuole private. Con un emendamento del relatore al ddl Bilancio vengono stanziati 120 milioni per il 2009 sui 130 di tagli previsti in origine. Questo emendamento ha soprattutto lo scopo di "tranquillizzare" i vescovi riguardo ai fondi disponibili per le scuole cattoliche.
Mons. Bruno Stenco, direttore dell'Ufficio nazionale della Cei per l'educazione, la scuola e l'universita' aveva infatti protestato dicendo che:"la legge sulla parità scolastica ha previsto un contributo di 530 milioni di euro per tutto il sistema delle scuole paritarie, mentre la spesa per la scuolastatale è di 50 miliardi". Questo, a suo parere, è un contributo già di per sè irrisorio e se venisse ulteriormente diminutito la maggior parte delle scuole dell'infanzia cattoliche chiuderebbe.
http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=89107

Bè che dire, credo che sia decisamente scandaloso: nonostante le numerosissime proteste, si possono tagliare fondi alla scuola pubblica ma ovviamente non a quella privata.
Forse è doveroso rispettare la legge sulla parità scolastica, in modo che siano disponibili i fondi necessari a qualsiasi tipo di scuola ma, in un periodo di crisi, in cui come dicono tutti è indispensabile fare dei tagli, se si tolgono soldi alla scuola pubblica è giusto toglierne anche a quella privata. Inoltre bisognerebbe sostenere di più la scuola pubblica, in quanto maggiormente frequentata e soprattutto perchè permette a tutti, indipendentemente dal reddito, di avere un'educazione.